La mastite è una malattia che causa un'infiammazione grave della ghiandola mammaria e del tessuto della mammella delle bovine da latte. Di solito si sviluppa come risposta immunitaria a un'invasione batterica del canale del capezzolo ma anche come conseguenza di lesioni chimiche, meccaniche o da calore a carico della mammella. La mastite può manifestarsi come mastite clinica facilmente riconoscibile oppure nella forma subclinica con pochi sintomi o addirittura asintomatica. Questa pagina ha lo scopo di aiutare a comprendere meglio le difficoltà a cui gli allevatori di bovine da latte devono far fronte nel controllo della mastite. Per diagnosi e consulenza rivolgetevi sempre al vostro veterinario.
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La mastite è un'infezione della mammella causata principalmente dall'ingresso di batteri. La mammella infetta produce latte di qualità inferiore e in minore quantità. Il rischio di sviluppare la malattia aumenta quando gli standard di stalla e lettiere sono inferiori alla media o quando non vengono rispettati gli standard di igiene raccomandati per la sala di mungitura. La comparsa della mastite può anche essere aggravata da una condizione di immunosoppressione.
I casi acuti possono essere fatali e, anche nei casi trattabili, c'è una significativa probabilità di danni permanenti a carico della mammella che comprometteranno non solo la lattazione in corso ma anche quelle successive.
I sintomi più evidenti della mastite clinica sono a carico della mammella e sono gonfiore pronunciato, calore eccessivo, arrossamento e dolore. Nei casi più gravi, aumenta la temperatura corporea e il latte prodotto presenta un aspetto acquoso e può contenere fiocchi, grumi, pus o sangue.
Inoltre possono manifestarsi altri sintomi quali riduzione della produzione di latte, perdita dell’appetito, occhi infossati, riduzione della mobilità (dovuta al dolore alla mammella o semplicemente a malessere) e segni di diarrea e disidratazione.
Nei casi gravi di mastite clinica acuta l'animale può avere un aspetto molto malato. La mastite subclinica, invece, può non presentare anomalie immediatamente visibili e manifestare pochi sintomi al di là di una conta delle cellule somatiche più alta rispetto alla norma
"L’igiene nella routine di mungitura, la gestione della stalla e delle lettiere e la riforma delle vacche con infezione cronica possono aiutare a limitare la portata della malattia, e anche una dieta efficace può essere di grande aiuto."
La causa principale di mastite è un’infezione batterica a carico del canale del capezzolo. Può anche essere causata da danni fisici, chimici o da calore a carico del tessuto mammario.
Un’igiene non accurata della sala di mungitura o delle cuccette è la causa di infezione numero uno: un impianto di mungitura che non viene sottoposto a pulizia e manutenzione adeguate è la fonte principale di infezione, e lo sono anche le cuccette sporche e umide.
Una vacca affetta da mastite produce latte di qualità inferiore (conta delle cellule somatiche elevata) e può trasmettere l’infezione ad altre vacche. Le probabilità di recupero completo della mammella in un animale infetto sono ridotte, con conseguente riduzione nella produzione di latte per tutto il resto della lattazione in corso nonché nelle lattazioni successive. Nelle vacche colpite è probabile riscontrare anche una riduzione della fertilità e aumentano le probabilità di parto prematuro.
Il controllo e il trattamento della mastite rappresentano uno dei costi più elevati per il settore della produzione di latte ed è anche un fattore significativo per il benessere delle vacche da latte. Le perdite sono dovute a:
“La parte migliore del mio lavoro è aiutare gli allevatori. Ridurre l’uso di antibiotici nelle bovine da latte è uno dei miei obiettivi principali”
L’igiene nella routine di mungitura, l’adozione delle migliori prassi di gestione della stalla e delle lettiere e la riforma delle vacche con infezione cronica possono aiutare a limitare la portata della malattia, e anche una dieta efficace può contribuire.
Per una gestione e un controllo efficaci della mastite è necessario definire e mantenere rigidi livelli di igiene in tutte le fasi del regime delle vacche da latte al fine di garantire la pulizia e la salute dei capezzoli: una strategia da applicare non solo alle vacche in lattazione ma anche a vitelle e vacche in asciutta.
Scoprite come supportare la capacità di risposta immunitaria delle vacche da latte per una salute e una produttività ottimali.
Il trattamento e la gestione della mastite, compresi i protocolli in fase di asciutta, rappresentano sicuramente il maggior contributo all'uso totale di antibiotici nella produzione lattiero-casearia. Questa è quindi un'area prioritaria per lo sviluppo e l'attuazione di strategie alternative che supportano la salute degli animali e la qualità del latte riducendo al minimo l'uso di antibiotici.
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