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Ipocalcemia

L'ipocalcemia si verifica quando le bovine non sono in grado di mobilizzare una quantità sufficiente di calcio durante il parto. Questa pagina ha lo scopo di aiutare a comprendere meglio le difficoltà a cui gli allevatori di bovine da latte devono far fronte nel controllo dell'ipocalcemia (sub)clinica. Per diagnosi e consulenza rivolgetevi sempre al vostro veterinario.

Su questa pagina:

DEFINIZIONI

Che cos'è l'ipocalcemia?

L'ipocalcemia è una carenza di calcio. La malattia presenta una forma clinica e una forma subclinica e si manifesta nel momento in cui le vacche sono più vulnerabili, ossia durante il periodo di transizione. Subito dopo il parto le vacche hanno bisogno di grandi quantità di calcio che inizialmente ottengono dal sangue e successivamente dalle ossa e attraverso l'alimentazione. Se non è in grado di mobilizzare la quantità di calcio sufficiente, l'animale colpito ha difficoltà ad alzarsi e presenta un calo dell'appetito, con conseguente deterioramento della salute e delle prestazioni.

Arnout Dekker

“Mettere a disposizione delle vacche in asciutta una quantità sufficiente di acqua pulita è molto importante se vogliamo che consumino abbastanza sostanza secca.”

 

Arnout Dekker, Veterinario, Phibro

SINTOMI

Quali sono i sintomi dell'ipocalcemia nelle vacche?

L'ipocalcemia può manifestarsi in due forme: clinica e subclinica.

Ipocalcemia clinica

Una vacca con ipocalcemia clinica mostra i segni di un deficit di calcio grave: non è in grado di alzarsi e la pelle è fredda al tatto.

Ipocalcemia subclinica

Nonostante abbia un'incidenza molto superiore rispetto alla forma clinica, gli effetti dell'ipocalcemia subclinica spesso sono gravemente sottovalutati. Anche se l'animale colpito è in grado di alzarsi e le sue funzioni sono in larga misura nella norma, le sue prestazioni saranno decisamente inferiori a causa del deficit di calcio di base e avrà maggiori probabilità di contrarre malattie. Aumenterà l'incidenza di problemi come mastite, endometriti e ritenzione della placenta.

Henco Splinter

“La ricerca dimostra che circa il 60% delle bovine soffre di ipocalcemia subclinica. Prevenendo questi casi, gli allevatori possono promuovere in maniera efficace la salute e la produttività della loro mandria.”

 

Henco Splinter, Dairy Technical Specialist, Phibro - Paesi Bassi

CAUSA ED EFFETTO

Quali sono le cause dell'ipocalcemia?

Il fabbisogno di calcio di una vacca aumenta significativamente a mano a mano che si avvicina il momento del parto. Ha infatti bisogno di una grande quantità di calcio per la produzione del colostro.

Per soddisfare questo fabbisogno, la bovina utilizza come prima cosa il calcio presente nel sangue. Questo, tuttavia, non è sufficiente e l'animale deve mobilizzare altro calcio attraverso l’alimentazione e dalle ossa. Nella maggior parte dei casi, non riesce ad avere a disposizione la quantità di calcio sufficiente e questo determina l’insorgenza di ipocalcemia (sub)clinica. In generale, le bovine più avanti con l'età presentano un rischio maggiore di sviluppare ipocalcemia (sub)clinica rispetto a quelle più giovani.

 

Quali sono le conseguenze?

L'ipocalcemia può essere letale, ma anche i casi subclinici possono avere gravi conseguenze in termini di perdita di produzione di latte e di costi e tempo necessari a riportare la vacca in condizioni di salute. La forma subclinica non presenta sintomi evidenti ma può portare a un aumento dei casi di mastite, ritenzione della placenta, endometrite, infezioni uterine e altre malattie, con ovvie conseguenze deleterie sulla produzione di latte e un significativo investimento di tempo, energie e denaro per il pieno recupero dello stato di salute della vacca.

SOLUZIONI

La cosa più importante: come ridurre i casi di ipocalcemia?

Iniziate effettuando un test del contenuto di macrominerali di tutti i foraggi che verranno somministrati alle bovine. Selezionate quelli con un livello di potassio ridotto. Formulate la razione in modo che contenga la minor quantità possibile di potassio e utilizzate ingredienti appetibili.

AniStart contribuisce a ridurre l'ipocalcemia (sub)clinica. Un metabolismo del calcio ottimizzato in prossimità del parto significa bovine da latte più in salute e più produttive.

Aggiungere AniStart alla razione delle vacche asciutte consente loro di mobilizzare una maggiore quantità di calcio e di iniziare la lattazione successiva con più latte e meno eventi sanitari.  

Trattamenti

Trattamenti per la febbre da latte

Le vacche a terra sono tipicamente trattate con calcio per via endovenosa. L'applicazione sottocutanea e le formulazioni orali di calcio sono disponibili per affrontare casi più lievi e sospetti. Si noti che queste diverse forme di calcio non sono equivalenti tra loro. C'è di più nei trattamenti a base di calcio di quanto non sembri; come qualsiasi altro trattamento, devono essere somministrati solo su prescrizione di un veterinario.

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