Lo stress da caldo rappresenta una sfida a cui gli allevatori di vacche da latte devono far fronte ogni estate. Al di sopra di determinati limiti (per esempio con temperatura di 25°C e umidità relativa al 10% o temperatura di 22°C e umidità al 50%) le bovine faticano a mantenere la corretta temperatura corporea e l’intera omeostasi fisiologica ne risulta compromessa. Vengono quindi messe in atto diversi strategie per adattarsi alla situazione, tra cui: le bovine mangiano di meno, viene aumentata la frequenza respiratoria (che a sua volta modifica l’equilibrio acido-base), aumenta la perdita di saliva, ecc.
Lo stress da caldo si manifesta in maniera particolarmente grave nelle bovine ad alta produzione che assumono anche 25 kg di sostanza secca al giorno e per questo importante impegno metabolico producono eccessivo calore che deve essere dissipato.
Molto è stato pubblicato su questa tematica negli ultimi anni, di seguito presentiamo una breve rassegna di differenti soluzioni nutrizionali proposte per supportare la vacca durante lo stress da caldo. Questi prodotti possono essere classificati in base all’effetto che che si vuole ottenere, alcuni esempi quindi sono:
Alimenti o mangimi che aumentino la densità energetica della razione (i grassi by-pass). Questi sostengono il fabbisogno energetico quando l’assunzione di sostanza secca sia ridotta. Inoltre nonostante la loro densità energetica i grassi non fermentano e quindi limitano la produzione di calore durante la digestione.
Tamponi o altri additivi a sostegno dell’efficienza ruminale (bicarbonato di sodio, lieviti). Questi prodotti vengono impiegati per ridurre l’acidosi ruminale dovuta alla perdita di saliva e ridotta assunzione di fibra.
Minerali/elettroliti per compensare le perdite da parte dell’animale (potassio). Esiste una discussione circa l’effettivo impatto della sudorazione nella bovina, nonostante comunque sia certo che ci sia perdita di potassio.
Metaboliti che sostengano la vasodilatazione o l’osmoregolazione (niacina, betaina), supportando quindi la dissipazione di calore e l’idratazione cellulare.
Prodotti che sostengano in generale la corretta funzione immunitaria. La risposta immunitaria viene sempre compromessa dallo stress da caldo.
Ovviamente esistono sul mercato molti prodotti tra cui scegliere. Alcuni di questi hanno anche effetti complementari. A seconda della gravità della situazione e degli obiettivi prefissati, potrebbe essere consigliabile riunire alcune di queste strategie per supportare sotto diversi aspetti la salute e la produzione delle bovine. Del resto, prendere una decisione può essere difficile proprio a causa dell’ampia scelta disponibile sul mercato. Alcune domande da farsi per guidare la scelta potrebbero essere:
Obiettivo: Quale risultato mi aspetto da questo prodotto? Questo prodotto può essere complementare ad altre strategie che sto già mettendo in atto?
Evidenza: Che tipo di ricerca supporta questa soluzione? Ci sono risultati specifici sullo stress da caldo? Come sono stati misurati (in vitro o in vivo, in quali specie, ecc.)?
Coerenza: Il prodotto utilizzato ha le stesse caratteristiche di composizione dei risultati della ricerca? Viene impiegato allo stesso dosaggio?
Dopo tutto è importante sottolineare che la maggior parte di questi prodotti tendono ad alleviare gli effetti dello stress da caldo mirando ad alleviarne le conseguenze piuttosto che prevenirle; sarebbe meglio prendere in considerazione soluzioni alternative che hanno dimostrato di prevenire gli effetti dello stress da caldo, piuttosto che quelle che mirano a ridurre i sintomi già presenti.
È inoltre utile ricordare che la maggior parte di questi prodotti sono indicati per supportare la bovina in lattazione durante le condizioni di stress da caldo. L’impatto è sicuramente molto evidente nelle bovine in lattazione: mangiano di meno e producono meno latte e di minor qualità; però il caldo nelle stalle moderne non colpisce unicamente gli animali in produzione. Le bovine ad alta produzione manifestano un elevato tenore metabolico in tutto il ciclo produttivo, incluso il periodo di asciutta quando è in atto un intenso processo di recupero del tessuto mammario. Spesso le asciutte vengono parzialmente considerate riguardo a questa problematica, ma è stata dimostrata una ridotta produzione di latte successiva a stress da caldo durante l’asciutta. Bisogna assicurarsi che le strategie di riduzione dell’impatto dello stress da caldo riguardino anche le asciutte e che vengano adottate strategie nutrizionali anche a supporto di questi capi.
Numerose ricerche sono state pubblicate negli ultimi anni a sostegno dell’efficacia di OmniGen nel ridurre l’impatto dello stress da caldo sia in bovine in lattazione che durante la fase di asciutta: i risultati hanno evidenziato minore frequenza respiratoria e minore temperatura corporea, maggiore assunzione di sostanza secca e maggiore produzione di latte. Il risultato di questi studi suggerisce che OmniGen-AF possa giocare un ruolo importante nella strategia nutrizionale a sostegno della salute animale e delle produzioni durante condizioni di stress da caldo.
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